Gli spinaci alla piemontese sono una gustosa ricetta ma poco conosciuta.
Questi spinaci si servono come contorno a piatti di carne, tipo il manzo ripieno a fette (leggi QUI la ricetta), riscaldandoli prima di servirli.
Lo trovi sui mercati da ottobre a dicembre e da febbraio a giugno, altrimenti surgelato nei supermercati.
Lo spinacio fa parte della famiglia Chenopodiacee.
Viene dall’Asia occidentale o Asia centro-meridionale.
Le foglie basali sono lungamente picciolate, glabre, grassette, spesso bollose, con lamina quasi triangolare, intera o incisa.
Le foglie caulinari sono triangolari o lunghe.
I fiori sono verdastri, quelli maschili riuniti in spighe terminali, quelli femminili in glomeruli ascellari.
Si coltivano diverse varietà di spinaci, tra cui quelle “a foglie lisce” e quelle “a foglie ricce”.
La raccolta deve essere effettuata quando le foglioline sono asciutte; queste ultime inoltre devono essere sanissime, esenti da parassiti e prive di stelo fiorifero.
Ingredienti
- 2kg di spinaci
- 25gr di uva sultanina
- 1 bicchiere di vino bianco
- pepe quanto basta
- sale quanto basta
Preparazione per gli spinaci alla piemontese
Lavare bene gli spinaci ripetutamente in acqua fredda fino a quando non rimarrà neppure un po’ di terriccio sul fondo.
Mettere a macerare per 2Â ore l’uva nel vino bianco.
Mettere gli spinaci lavati e scolati in una capace pentola insieme con l’uvetta, sale e un pizzico di pepe.
Portare gli spinaci rapidamente all’ebollizione.
Quando le foglie si saranno tutte afflosciate togliere la pentola dal fuoco e versare gli spinaci insieme con l’uva nei vasi aggiungendo un po’ di acqua di cottura, lasciare i vasi aperti fino a quando gli spinaci si saranno raffreddati.
Chiudere ermeticamente i vasi e farli sterilizzare per 15 minuti.
Far raffreddare i vasi nella stessa acqua del bagnomaria controllando la perfetta cottura e conservare i vasi al buio.
Fonte:Â Conservatutto Angelo Sorzio